Area Finanza

Pianificazione e fabbisogno


Finanza d'impresa  e Pianificazione finanziaria

La Finanza d'impresa o Finanza aziendale, è una specifica area della finanza che tratta delle specifiche decisioni di natura finanziaria che le società devono prendere e gli strumenti, le relative analisi e tecniche valutative usate per prendere tali decisioni.

Deve quindi individuare il miglior equilibrio tra le fonti disponibili in azienda e gli impieghi su cui investire, al fine di raggiungere una perfetta gestione, sia efficiente (analisi costi/benefici) che efficace (analisi input/output).

 

Obiettivi

La disciplina ha il primario obiettivo di migliorare il valore dell'azienda assicurandosi che il rendimento del capitale sia superiore al costo del capitale senza esporsi a eccessivi rischi finanziari.

Dal lato dei finanziamenti l'obiettivo è quello di scegliere il giusto bilanciamento nella struttura finanziaria, ossia il livello di debito ed il livello di equity tale da massimizzare il valore aziendale tramite il beneficio fiscale del debito, il quale non è soggetto ad imposizione fiscale in quanto risulta un costo per l'azienda.

Punto fondamentale è la coerenza tra obiettivi di fondo della gestione e il processo di impiego e di acquisizione del capitale. Infatti dopo aver chiarito quali sono gli obiettivi si possono definire i criteri con i quali giudicare la bontà di un investimento.



Pianificazione finanziaria

La pianificazione finanziaria o financial planning, è quel processo che, partendo dall'’individuazione delle esigenze attuali e future, permette, prima di effettuare un qualsiasi investimento, di trovare le soluzioni più idonee, attraverso la valutazione delle diverse opportunità e degli strumenti disponibili.

L’analisi individua il proprio profilo di rischio (sia dal punto di vista economico che dal punto di vista emotivo) e successivamente, permette di scegliere i prodotti ed i servizi più adeguati al raggiungimento degli obiettivi.

Una programmazione che di solito si fa in modo sommario, ma che necessita invece di una riflessione più approfondita. 

Ci sono esigenze palesi, subito individuabili, ma spesso ci sono anche esigenze latenti, che possono emergere solo attraverso un’approfondita analisi e talvolta, le esigenze latenti sono più importanti di quelle palesi.

L'’investimento ottimale non è uguale per tutti, ma deriva da una pianificazione attenta: le esigenze aziendali possono essere diverse e dipendono da tanti fattori, il patrimonio disponibile, la struttura aziendale e societaria, la stabilità dei flussi finanziari, la propensione al rischio, le tutele assicurative e previdenziali, e via dicendo. 

Per effettuare una corretta pianificazione è consigliabile affidarsi ai pareri di esperti della consulenza finanziaria, i quali possono aiutare, attraverso opportune indagini e analisi, l’individuazione degli obiettivi veri e suggerire all’investitore delle soluzioni mirate a soddisfare le sue esigenze.
Il concetto sembrerà scontato, ma il benessere finanziario dell'’azienda dipende dalla capacità di produrre un utile (che non é il totale a pareggio), da come si investe e da come si spende.

Pianificare significa quindi assumere decisioni ottimali sulla base anche dei rischi che si intendono affrontare, quelli da evitare, quelli da trasferire assicurandosi e quelli da ridurre.
Quindi una corretta pianificazione finanziaria:
-   aiuta a difendere meglio i risparmi dall’inflazione, cioè dall’'erosione del potere                   d’'acquisto del denaro
-   aiuta a gestire meglio le entrate e le uscite aziendali con un controllo continuo dei             consumi
-   aiuta a pagare meno tasse attraverso le spese e gli investimenti

 

 Pianificazione finanziaria di breve periodo

Le decisioni a breve termine sono chiamate anche gestione della tesoreria e si riferiscono alla gestione dell'equilibrio tra le attività correnti e le passività correnti gestendo la cassa, il magazzino, i termini di pagamento ai clienti e ai fornitori, l'esposizione bancaria a breve e le politiche di finanziamento a breve.

 

Tesoreria e flussi finanziari

La pianificazione finanziaria di breve periodo permette il monitoraggio dei flussi di cassa aziendali e la prevenzione di eventuali extracosti dovuti a possibili scompensi di cassa non gestiti.

Si tende all'’individuazione di una proiezione realistica della situazione finanziaria per singolo istituto di credito nel breve-medio periodo, volta a meglio distribuire le future scadenze e prevenire la necessità di interventi mirati.

Da qui la necessità di monitorare costantemente l’'andamento finanziario, oltre chiaramente la prevenzione di scompensi di cassa, principali fattori di incremento di costi bancari  per non parlare di spiacevoli e dannose segnalazioni in centrale rischi!

 

Pianificazione finanziaria di medio-lungo periodo

Le decisioni di Finanza d'impresa di lungo periodo concernono gli investimenti di lungo periodo e le scelte di quali progetti portare avanti, come finanziare tali progetti (con capitale o debito finanziario: si tratta delle teorie della struttura del capitale), e come e quando tali progetti porteranno benefici all'azienda (come flussi di cassa, dividendi, etc.) e i suoi azionisti

 

Sviluppo Pluriennale economico-patrimoniale

Proietta in modo analitico i risultati economici, nonché i flussi di cassa aziendali, fino all'’elaborazione della situazione patrimoniale prospettica.

Una serie di indicatori di bilancio garantisce un pratico quadro di controllo che supporta la decisione di interventi correttivi e che consente di simularne gli effetti.

E' una rappresentazione degli obiettivi e del modello di business di un’attività d'impresa. Viene utilizzato sia per la pianificazione e gestione aziendale che per la comunicazione esterna, in particolare verso potenziali finanziatori o investitori e consente di collegare le previsioni di budget con il “business plan” pluriennale.

 

Decisioni di investimento

In Finanza aziendale il processo attraverso la quale si selezionano i progetti di investimento migliori per l'impresa si chiama "capital budgeting".                                      I principi su cui si basa questo processo decisionale sono:

  • la massimizzazione del valore dell'impresa;
  • ciò che conta sono solo i flussi monetari creati dal progetto e non i profitti contabili;
  • la bontà di un progetto si misura sulla convenienza dei flussi di cassa aggiuntivi portati all'impresa rispetto agli investimenti sostenuti e ai rischi sopportati;
Per prendere una decisione di investimento è necessario valutare il progetto e questo può essere fatto attraverso diverse tecniche a seconda del core business e della propensione imprenditoriale al rischio.

 
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